domenica 12 gennaio 2014

Nove scrittrici costrette a nascondere il proprio sesso

È stata annunciata la rosa delle candidate all'Orange Prize, l'unico premio letterario britannico interamente dedicato alle scrittrici.

Qualcuno potrebbe pensare che sia una vergogna il fatto che debba esistere un premio letterario per sole donne, ma finchè ci saranno ancora delle autrici che sentiranno il loro sesso una barriera perchè vengano prese sul serio, premi come l'Orange Prize sono importantissimi per accendere i riflettori sulla narrativa scritta dalle donne.

Di fatto, le difficoltà affrontate dalle prime scrittrici sono state spesso così grandi da costringerle ad adottare degli pseudonimi androgini (o addirittura maschili) perchè fosse riconosciuto il loro lavoro. Questo succede anche oggi. L'elenco infatti include famose scrittrici ancora viventi.

Ecco chi c'è dietro 9 pseudonimi.

Le sorelle Brontë
Tenendo tutto in famiglia, le tre talentuose sorelle Brontë pubblicarono i propri scritti con il cognome "Bell". Emily pubblicò Cime Tempestose come Ellis Bell, Charlotte fece uscire Jane Eyre come Currer Bell e Anne usò Acton Bell per pubblicare Il segreto della signora in nero. Anche le raccolte collettive di poesie ed altri lavori sono stati pubblicati con questi pseudonimi.

A. S. Byatt
Il suo vero nome è Dame Antonia Susan Duffy, ma ha pubblicato le sue opere con quest'androgino pseudonimo fino al 1964. Sua sorella, anch'essa scrittrice, usa invece regolarmente il suo nome.




Vita Sackville-West
Questo pseudonimo è la versione abbreviata del più affettato nome di battesimo: The Hon Victoria Mary Sackville-West, Lady Nicolson.
Famosa amante e musa di Virginia Woolf, Sackville-West ha pubblicato racconti e poesie con lo pseudonimo, inclusi La signora scostumata e Ogni passione spenta.
J. K. Rowling
Nonostante avesse tirato fuori la più venduta saga della storia (Harry Potter, nel caso non lo sapeste) nel 1997, il suo editore consigliò alla Rowling di cambiare il suo nome con due iniziali.
Nata Joanne Rowling, ha scelto la K di Kathleen, il nome della nonna, che adottò di nuovo durante la testimonianza al Leveson Inquiry.
Jane Austen
Jane Austen pubblicò l'opera con cui debuttò nel 1811, Ragione e Sentimento, usando semplicemente "A Lady". Il suo essere felice di essere una donna e il rifiuto ad essere identificata hanno sempre disorientato i critici.




Harper Lee
Ha semplicemente tralasciato "Nelle" all'inizio del nome per pubblicare il suo unico racconto, Il buio oltre la siepe.




George Eliot
Il suo vero nome è Mary Ann Evans ed ha scritto ben 7 famosissime opere, tra cui Il mulino sulla Floss Middlemarch: studi di provincia (quest'ultima ritenuto il miglior romanzo scritto in inglese dagli autori Martin Amis e  Julian Barnes).
Voleva essere presa sul serio, perciò usò uno pseudonimo maschile ed è con quello che è conosciuta tutt'oggi.

Karen Blixen
Autrice abituata ad usare differenti lingue e pseudonimi di entrambi i sessi, Blixen ha pubblicato le sue opere come Isak Dinesen, Osceola e Pierre Andrézel. È famosa per il suo romanzo La mia Africa.




E. Nesbit
Nonostante sia stata riconosciuta come "la migliore scrittrice moderna per bambini" dalla biografa Julia Briggs, Edith "E." Nesbit ha pubblicato più di 40 libri per bambini usando solo la sua prima iniziale invece del nome completo.





[fonte: Female Writers Who Had to Hide Their Gender]

1 commento:

ezia cassano ha detto...

ti seguo se ti va di ricambiare...http://ciochehoimparatodallavita.blogspot.it/

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