lunedì 31 ottobre 2011

Progetto Sciarpa - Reloaded

Allora... Torno sul Progetto Sciarpa non perchè ho degli aggiornamenti ma perchè... ho dovuto ricominciare daccapo! Ebbene sì... il fantastico gomitolo bordeaux del primo post purtroppo era e rimarrà un "figlio unico". In merceria non hanno più quella marca ma una simile, purtroppo però non avevano il colore. Il bordeaux di quest'altro tipo di gomitolo era più chiaro del mio... e si vedeva, nonostante fosse la tonalità più scura che avevano! Uffi... che fare? Abbandonare o ricominciare? Ho optato per la seconda soluzione, ovviamente! Con quel gomitolo avevo fatto 25 cm e si vedeva bene il tipo di lavoro... non si stava sviluppando bellissimo come quello in foto, ma stava comunque venendo bene. Mi stava dando una certa soddisfazione!!! Quindi ho semplicemente cambiato colore e ho optato per il rosa. Per non rischiare il bis del Ho terminato quel colore per sempre, ho preso 6 gomitoli tutti in un colpo: dovrebbero bastare per almeno un metro e mezzo di sciarpa, dato che sono gomitoli molto simili a quello bordeaux.
Ecco qua i miei nuovi amici:



Non so se si vede, ma sono anche un po' sfumati sul bianco, spero che diano un bell'effetto a tutta la sciarpa! E spero che questa sia la volta buona per finirla!

domenica 16 ottobre 2011

Progetto Infinity - Riepilogo e aggiornamenti

Avevo iniziato questo Progetto Infinity l'inverno scorso, sul vecchio blog. Si tratta praticamente della realizzazione di una coperta di lana, costituita da quadrotti fatti con la tecnica "afghan". Sul vecchio blog trovate le foto di quando il progetto è partito: primo post e secondo post. Anche se lì (e nemmeno qui) poi non ne ho più parlato, il progetto è andato avanti. Si è fermato poi con la bella stagione perchè lavorare la lana col caldo non era l'ideale!
Ho ripreso questo progetto perchè ho terminato la lana per la sciarpa e purtroppo in merceria non hanno più la marca di quel gomitolo e delle altre in negozio nessuna si avvicinava a quella tonalità! La più scura che hanno trovato era comunque più chiara della mia e la differenza si vedeva... quindi presto ci tornerò, prenderò 5 o 6 gomitoli e farò questa benedetta sciarpa! Un po' ci son rimasta male perchè stava venendo bene, uff...
Insomma, ho ripreso con questa coperta, sperando che riesca a finirla prima che arrivi il freddo, senza lasciar trascorrere un altro anno.
Questa è la foto del mucchio di mattonelline che ho fatto, a cui manca il contorno con la lana bianca (prontamente presa in merceria) prima di essere legate fra loro e poi alla coperta:


Ad ognuna di queste farò un bordo costituito da due giri di maglia bassa con la lana bianca, come questa nella foto sotto:

Poi verranno cucite in file di tre:

che formeranno una mattonella maxi 3x3:

Questa, dopo aver fatto un altro giro di maglia bassa, a sua volta verrà unita ad un'altra mattonellona... E una mattonellona dopo l'altra vien fuori la coperta! Foto work in progress della coperta non intendo metterne solo perchè è incompleta... voglio fotografarla finita!
Scherzi a parte, si intuisce facilmente che è un lavoro tanto facile quanto ripetitivo. E nel mio incommensurabile ottimismo, l'ho battezzato Progetto Infinity proprio perchè a causa della ripetitività i "tempi di lavorazione" avevano ottime probabilità di tendere ad infinito! Una delle tante "incompiute", insomma... invece mi sono ricreduta: questa cosa mi ha appassionato e sono andata avanti. Probabilmente avrei terminato prima se non mi fossi presa la "pausa estiva", anche se adesso, guardando indietro, molte giornate sono state climaticamente tutto fuorchè estive! Adesso spero di terminare prima di Natale!

giovedì 13 ottobre 2011

Il lupo e il filosofo - Mark Rowlands

Continua la mia "pausa libri-prestati" (come già detto due post fa) con Il lupo e il filosofo. Lezioni di vita dalla natura selvaggia di Mark Rowlands.

Il libro
Mark Rowlands, un giovane professore di filosofia in un'università americana, nota un annuncio su un giornale locale: si vendono cuccioli di lupo. Poche ore e diventa il fortunato padrone di un piccolo lupo: Brenin, "Re" in gallese antico. Per undici anni, Brenin sarà la presenza più importante della vita di Rowlands: il lupo assisterà alle sue lezioni all'università acciambellato sotto la cattedra, seguirà il padrone nei suoi viaggi, sarà il suo compagno di avventure, gioie, dolori. E sarà soprattutto una fonte continua di spunti e idee filosofiche. La natura selvaggia e indomabile dell'animale rivela un modo di vivere forse migliore e più puro di quello degli uomini. La storia di Mark e Brenin è la storia di una amicizia tra uomo e animale.

Recensione
5/5 stelline Anobii.
Il motivo principale che mi ha spinto ad acquistarlo è stato il mio amore per i lupi. E anche perchè, non potendo tenerne uno io, mi accontento di leggere quello che ha vissuto colui (o colei) che ha avuto la grandissima fortuna di dividere alcuni anni della propria vita con un lupo. Nel libro di Rowlands, oltre a questo  c'è anche della filosofia, sempre collegata e "provocata" da Brenin. Io che sono abbastanza digiuna di filosofia, ho trovato le righe filosofiche chiare e comprensibili, anche se alcune le ho dovute rileggere a causa dei miei limiti, non della scrittura!
E in questo libro ho trovato molto materiale su cui riflettere. Prevedo di rileggerlo!

mercoledì 12 ottobre 2011

Back to Crochet! Progetto Sciarpa!

Come ho appena detto nel titolo, sono tornata all'uncinetto, un hobby che viene solo dopo la pallavolo (mmmh... l'ho già detto che a settembre ho ripreso ad allenarmi???) e la lettura! E questo ritorno è dovuto ad un recentissimo colpo di fulmine... Sul blog di Copertine ad uncinetto ieri è apparso un post davvero interessantissimo: lo schema della sciarpa in foto!!! Lo schema e due foto più grandi le trovate sul suo post, insieme al link al post originale.

L'autrice del post vuole farci una copertina, io invece ho deciso di provare a fare la sciarpa della foto. L'unica modifica che mi permetto di fare è il colore:  invece di usare la lana bianca ho deciso di utilizzare quella bordeaux. Ultimamente i miei gusti in fatto di colori sono cambiati (guardaroba incluso): amavo tantissimo acquistare sui toni del blu e dell'azzurro, ma adesso mi sto letteralmente buttando sul rosso e sul marrone, scala di colori che include anche il bordeaux!
Per farla breve (sì, come no!) ecco la foto del mio gomitolo:

Vediamo un po' che succede!

venerdì 7 ottobre 2011

Troppu trafficu ppi nenti - Andrea Camilleri / Giuseppe Dipasquale

Piccola pausa dalla "carrettata" di libri della mia amica e dallo stile ottocentesco (soprattutto quest'ultimo)! Un paio di settimane fa mio fratello mi ha regalato Troppu trafficu ppi nenti di Andrea Camilleri e Giuseppe Dipasquale. Mi sono fiondata nella lettura non appena ho terminato il romanzo di Hugo

Il libro
E se Shakespeare fosse siciliano? La teoria, tra storia e letteratura, non è nuova, e certo molto accattivante: il bardo di Stratford, infatti, altri non sarebbe che Michel Agnolo, o Michelangelo, Florio, tragediografo e commediografo siciliano di fede protestante fuggito alle persecuzioni religiose e rifugiatosi in Inghilterra dove prese l’identità del defunto figlio di un oste, di nome William e, per quanto riguarda il cognome, si limitò a tradurre quello materno, Scrollalanza (shake-the speare). Che sia vera o no, l’ipotesi è certo intrigante, e non poteva mancare di affascinare due siciliani DOC come lo scrittore Camilleri e l’uomo di teatro Dipasquale, i quali, partendo da questa suggestione, hanno preso la più siciliana e forse la più divertente e raffinata delle commedie shakespeariane, Molto rumore per nulla, e ne hanno ricreato l’archetipo attribuito appunto a Messer Michele Angelo Florio Crollalanza, costruendo un immaginifico dialetto messinese del Cinquecento: una lingua giocosa e “arruvugliata”, dagli echi inaspettati, capace di rendere tutta la complessità di un mondo, anzi “del” mondo, perennemente preso nel suo “trafficu ppi nenti”.

Recensione
4/5 stelline Anobii.
Mi sono divertita tantissimo nel leggere la versione in siciliano di Molto rumore per nulla del grande Shakespeare! Il dialetto messinese è stato per me abbastanza comprensibile, penso grazie al mio "dialetto madrelingua", il salentino (che è derivato dal dialetto siciliano). Fortunatamente, c'è anche la versione in italiano dell'opera, che è la traduzione di Much Ado For Nothing, non della versione di Camilleri e Dipasquale. Quest'ultima si distingue dall'originale anche perchè non ha alcune piccole parti dell'originale ed inoltre, secondo me, ha un ritmo leggermente più veloce dell'opera di Shakespeare. Insomma, secondo me questa versione (sinceramente credo poco alla storia di uno Shakespeare in realtà Crollalanza) 4 stelle le merita tutte!

giovedì 6 ottobre 2011

Notre-Dame de Paris - Victor Hugo

Ci ho messo un po', ma ho terminato anche Notre-Dame de Paris di Victor Hugo.

Il libro
Generazioni di lettori sono state affascinate e suggestionate da Quasimodo, "il gobbo di Notre Dame" e Esmeralda, la bellissima zingara di cui tutti si innamorano. Numerosi film di successo si sono ispirati a quest'opera, fino alla versione a disegni animati della Disney. Il suo fascino sta nell'essere una cronaca dell'autunno del Medioevo e nella descrizione della brulicante folla parigina, composta di mendicanti, preti, scudieri del re: una folla che ruota attorno all'enigmatica macchina della cattedrale.

Recensione
3/5 stelle Anobii.
Premetto che non ho mai guardato il cartoon Disney... e ora mi chiedo come hanno fatto a trasporlo nella versione animata. Sicuramente togliendo tutte quelle prolisse descrizioni di Parigi e dei suoi angoli, vie e monumenti. che ho trovato molto difficili da seguire. C'è un intero capitolo che è unicamente descrittivo che si può anche saltare, dato che non aggiunge nulla alla storia e secondo me è il più ostico e noioso di tutti. Tutti i co-protagonisti (Claude Frollo, Quasimodo ed Esmeralda) poi mi sembrano un po' troppo eccessivi nelle reazioni e nei comportamenti. Ma il più odioso è Phoebus, il capitano: ha un unico pensiero! Ed è anche un vigliacco.
Li ho chiamati co-protagonisti perchè la vera, l'unica protagonista del libro è Parigi!
Nel complesso l'ho trovato un po' noioso.
Spero che le altre opere di Hugo siano migliori...

LWL